Avadhuta Gita
Che cosa è l'avadhuta gita?
E' un breve scritto che spiega, secondo la tradizione indiana, come l'uomo può riuscire a superare il dualismo bene-male e, attraverso un'acuta meditazione, ritrovare il sé superiore, ovvero la propria autenticità, allontanando tutto ciò che è duale in lui (praticamente ogni sua azione, ogni suo pensiero, e ogni sua emozione).
Che cosa significa meditare?
Meditare significa riflettere nella mente un'azione, un pensiero, un'emozione, una sensazione, oppure nulla, o ancora, tutto, e concentrarsi completamente su di esso, tralasciando il resto degli eventi.
Come si medita sull'avadhuta gita?
Riflettendo nella mente ogni punto che viene indicato in questo prezioso manuale e concentrandosi su ogni interpretazione che si riesce ad individuare in esso, fino ad arrivare al massimo grado possibile.
Adesso domanderai, ma come faccio a sapere se il punto in cui arrivo corrisponde al massimo grado possibile?
E' molto semplice, il massimo grado lo si raggiunge nel momento in cui pensieri, emozioni, sensazioni, azioni, nulla e tutto si manifestano contemporaneamente come fossero una sola cosa.
E' semplice a dirsi, ma è difficile raggiungerlo.
In verità molti asceti falliscono, nemmeno dopo un'intera vita trascorsa a meditare è sufficiente loro per ottenere questa superconsapevolezza.
Ma questo dipende anche dal sentiero che percorri.
Se si percorre una via buia, irta di ostacoli, e di tranelli, dieci vite non saranno abbastanza, viceversa se si percorre una via eccessivamente illuminata, che avverte in anticipo di eventuali ostacoli e che è priva di tranelli, occorreranno almeno cento vite!
Con questo non voglio spaventarti, voglio solo avvisarti che la verità sta sempre nel mezzo. E anche il massimo grado di percezione che ho indicato si trova all'interno delle vie che stanno nel mezzo.
Non si può ottenere tutto e subito, come la via eccessivamente illuminata ti indica, allo stesso modo non si può pretendere di camminare in una strada buia con un passo felpato, occorrerà prestare attenzione perchè ad ogni passo è nascosto un pericolo che non può essere visto in anticipo. In entrambi i casi non si arriva mai alla fine della via, si torna invece all'inizio.